Nella caverna di Thâur
Il Profeta (S.a.s.) partì di notte con Abu Bakr as-Siddîq (R.a.) e lasciò 'Alì (R.a.) ad impersonarlo nel suo letto. Sulla via si fermarono a nascondersi nella caverna di Thâur. Abu Bakr as-Siddîq (R.a.) disse: "O Rasulullâh, non entrare, entrerò prima io." Pensava nel suo cuore che dentro si potesse celare qualche pericolo e scelse di fronteggiarlo per primo. Trovò un buco nella caverna. Mise un piede sul buco e chiamò il Profeta (S.a.s.). Egli entrò e si sdraiò con la sua testa sul ginocchio di Abu Bakr as-Siddîq (R.a.). Un serpente da dentro il buco incominciò a mordere il piede di Abu Bakr as-Siddîq (R.a.). Cercò di non muoversi malgrado il forte dolore che fece scorrere le lacrime sulle sue guance. Una di queste calde lacrime cadde sul volto benedetto del Profeta (S.a.s.), che, come è menzionato nel Sacro Corano:
"...disse al suo amico: non affliggerti, in verità Allah è con noi." (Corano 9, 24)
Egli disse anche:
"Cosa ne pensi di due il cui terzo è Allah?" (Bukhâri)
Abu Bakr as-Siddîq (R.a.) disse al Profeta (S.a.s.): "Non sono triste, sto soffrendo. Un serpente sta mordendo il mio piede e mi preoccupo che possa morderti. Piango perché il mio cuore sta bruciando per te e per la tua sicurezza." Il Profeta (S.a.s.) fu così compiaciuto di questa risposta del suo amato Compagno che abbracciò Abu Bakr as-Siddîq (R.a.), pose la mano sul suo cuore e riversò la conoscenza che Allah gli aveva dato nel cuore di Abu Bakr as-Siddîq (R.a.). Questo è quanto viene detto nella Tradizione:
"Tutto ciò che Allah ha messo nel mio cuore, io l'ho versato nel cuore di Abu Bakr as-Siddîq."
Dopo di che il Profeta (S.a.s.) mise l'altra mano sul piede di Abu Bakr as-Siddîq (R.a.) e recitò: "Bismillãhi-rRahmãni-rRahîm" (Nel nome di Dio, il Misericordioso, il Compassionevole), ed il piede guari' immediatamente. Poi ordinò al serpente di uscire ed il serpente venne fuori, arrotolandosi di fronte al Profeta (S.a.s.) . Il Profeta (S.a.s.) gli disse: "Non lo sai che la carne di un Siddîq (Veritiero) ti è proibita? Perché mordendo il mio Compagno? Egli replicò al Profeta Allah (S.a.s.) in una pura e perfetta lingua araba: "O Profeta di (S.a.s.)Quando ho , non sono state create tutte le cose per te e per il tuo amore? O Profeta (S.a.s.), anch'io ti amo. Sentito che Allah l'Onnipotente, l'Altissimo, disse che la migliore comunità è la tua Comunità, gli chiesi di prolungarmi la vita e di garantirmi l'onore di appartenere alla tua Comunità e di guardare il tuo volto. Allah mi ha concesso questo onore ed ha soddisfatto questo mio desiderio. Quando Abu Bakr as-Siddîq (R.a.) mise il suo piede in quel buco, mi impediva la tua vista. Volevo che muovesse il piede per poterti vedere." Il Profeta gli disse: "Guardami e che il tuo desiderio sia soddisfatto." Il serpente guardò e guardò e, dopo (S.a.s.) un po', morì. Il Profeta Bakr as-Siddîq: (S.a.s.) ordinò ai jinn di portarlo via e di seppellirlo. Allora il Profeta (S.a.s.) disse ad Abu Bakr: "Non c'era alcun bisogno di fermarsi in questa caverna se non perché qui deve succedere un evento molto importante. La Luce della radice dell'Albero Spirituale che si spargerà sopra tutta l'umanità, la Luce che viene direttamente dalla Presenza Divina, apparirà qui. Allah mi ha ordinato di trasmetterla a te ed a tutti i Santi Naqshbândi ed ai loro discepoli."
Quella catena spirituale non era chiamata in quel tempo Naqshbândi, ma fu conosciuta come "i discendenti di Abu Bakr as-Siddîq (R.a.)" che era conosciuto dai Santi come il "padre" di quella linea. Allah chiese al Profeta (S.a.s.) di ordinare ad Abu Bakr as-Siddîq (R.a.) di chiamare tutti i Maestri della Catena d'Oro Naqshbândi che sono gli eredi di Abu Bakr as-Siddîq (R.a.). Quest'ultimo chiamò tutti i Grandshaykh della Catena d'Oro, dal suo successore fino al tempo del Mâhdi (a.S.). Tutti vennero chiamati tramite i loro spiriti nel mondo delle anime. Poi gli fu ordinato di chiamare i 7007 Santi Naqshbândi. Poi il Profeta (S.a.s.) chiamò i 124.000 Profeti. Abu Bakr as-Siddîq (R.a.), per ordine del Profeta (S.a.s.), ordinò ad ogni Grandshaykh di convocare tutti i loro discepoli ad apparire in forma spirituale. Poi Abu Bakr as-Siddîq (R.a.) ordinò a tutti gli Shuyûkh di prendere le mani di tutti i loro discepoli per ricevere l'iniziazione e lui mise la sua mano sopra la loro. Il Profeta (S.a.s.) mise la sua sopra quella di tutti quanti ed Allah vi mise sopra la sua, la Mano del Potere. Allah stesso mise nella lingua di tutti i presenti la sua recitazione e disse al Profeta (S.a.s.) di ordinare ad Abu Bakr as-Siddîq (R.a.) di ordinare a tutti Santi presenti ed ai loro discepoli di recitare quello che udivano dalla Voce del Potere: Allahu Allahu Allahu Haqq Allahu Allahu Allahu Haqq Allahu Allahu Allahu Haqq
Tutti i presenti seguirono i loro Shuyûkh. Gli Shuyûkh seguirono quello che recitava il Profeta (S.a.s.). Allah, l'Onnipotente, l'Altissimo, insegnò il segreto dello Dhîkr conosciuto come Khatm-i-Khwajagãn (Recitazione dei Maestri) ad 'Abdul Khãliq al Ghujdawãni (Q.s.) che guidò il primo Dhîkr fra i Santi di questo Ordine. Il Profeta (S.a.s.) annunciò ad Abu Bakr as-Siddîq (R.a.), che annunciò a tutti Santi, che 'Abdul Khãliq al Ghujdawãni (Q.s.) è l'Imãm del Khatm-i-Khwajagãn. Tutti furono onorati di ricevere quel segreto e quella luce da Khwâja 'Abdul Khãliq al Ghujdawãni (Q.s.) alla presenza di tutti i Santi, alla presenza di Abu Bakr as-Siddîq (R.a.), alla presenza del Profeta (S.a.s.), alla Presenza di Allah, l'Onnipotente, l'Altissimo.
Chiunque riceve iniziazione da noi o partecipa ad un nostro Dhîkr deve sapere che era là, in quella caverna in quel momento benedetto alla presenza del Profeta (S.a.s.) e che ricevette da tutti quei segreti. Questi segreti sono giunti fino a noi tramite i Maestri della Catena d'Oro per mezzo di Abu Bakr as-Siddîq (R.a.).
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